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Team: RE:landscape - Spaziozero
1°classificato
Il progetto parte dalla lettura della morfologia del paesaggio e dalla ripresa dei suoi caratteri fondamentali, in un’ottica di valorizzazione del territorio. Il tema della produzione agricola, che caratterizza la realtà circostante, viene riletto attraverso l’analisi tipologica delle serre, con le loro caratteristiche coperture e il loro sviluppo longitudinale, vengono riproposte come nuova sagoma del polo scolastico. La scuola si identifica cosi come luogo della produzione, luogo in cui si “coltiva” il sapere. Un altro richiamo importante avviene tramite la ripresa dei tracciati dei campi e dei filari, che vengono riproposti all’interno dell’area di progetto con percorsi e aree esterne che si presentano come una rilettura delle trame agricole. I materiali utilizzati richiamano, nei cromatismi, la ceramica, la cui tradizione produttiva, nell’area pisana, risale alle epoche più antiche. Il nuovo complesso scolastico si presenta come un corpo edilizio unico e coerente, sia dal punto di vista distributivo-funzionale che dal punto di vista “architettonico”. Il volume ha origine dall’unione di tre edifici distinti: la scuola primaria, la scuola dell’infanzia e le aree comuni, e si sviluppa su un unico piano. La scelta di realizzare un unico livello comporta notevoli vantaggi sia economici sia distributivi, eliminando qualsiasi tipo di barriera architettonica, oltre ad offrire una forma spaziale dall’altezza contenuta che si inserisce armonicamente nel contesto. Dall’accesso principale alla scuola parte un percorso pedonale che si sviluppa all’interno di un grande spazio verde naturale condiviso dai due ordini scolastici che fa da filtro tra lo spazio della strada e della scuola. L’ingresso all’edificio avviene attraverso un sistema di percorsi che richiamano i tracciati dei campi agricoli presenti nell’area. Il percorso si dirama attraverso un grande spazio pubblico, filtro verde tra gli spazi aperti collettivi della scuola e le residenze confinanti, formato da una trama di spazi verdi naturali ricreativi, aree giochi, orti urbani, campi sportivi. Gli altri ingressi, posti nei punti in cui i volumi compenetrano sono individuati attraverso uno slittamento del volume dell’atrio e un profondo taglio sui prospetti pieni e materici. Lo spazio connettivo del nuovo polo si configura come un paesaggio complesso, non uno schema rigido e riduttivo ma una trama, una sequenza di spazi e momenti collettivi, sulla quale si affacciano gli ambienti scolastici. Un luogo di socializzazione, incontro, e crescita. Uno spazio dinamico che si proietta verso lo spazio esterno.





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