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Progetto pubblico -  Rigenerazione urbana e ambientale dei viali di accesso ai Centri di Fondazione del Distretto del Carbone 

 

L’opportunità di lavorare sul sistema dei viali di accesso ai Centri di Fondazione del Distretto del Carbone è stata preceduta da una precisa riflessione sul ruolo che questi sistemi hanno storicamente rivestito e quello che invece possono rivestire oggi nella costruzione di un nuovo sistema di relazioni con il tessuto urbano, nella valorizzazione dei luoghi, e infine nel recupero della memoria storica delle città di fondazione. In particolare l’obiettivo è stato quello di dare una risposta alle esigenze che si manifestano nella contemporaneità per i centri urbani e in particolare la qualità ecologica dello spazio urbano, la mobilità sostenibile dolce e intelligente, la costruzione di corridoi ecologici. Attraverso un’attenta lettura del territorio sulcitano e del distretto carbonifero, tutte le azioni progettuali sono state volte alla definizione di un’immagine urbana unitaria delle “porte della città”, intese non solo come punti di ingresso ma come nuovi spazi pubblici, costruttori di relazioni sia materiali che immateriali.

 

Gli interventi sui tre Centri di Fondazione, Carbonia, Cortoghiana e Bacu Abis, rispettano i caratteri peculiari dei luoghi ma allo stesso tempo, attraverso un linguaggio architettonico unitario mirano a rafforzare l’unità del sistema e a creare un modello replicabile che possa contaminare le area limitrofe completando il processo di riqualificazione urbana e sociale ormai in atto da diverso tempo. 

 

I tre interventi sono accomunati, da una medesima trama narrativa che si traduce in un vocabolario di segni e materiali sintetico e limitato all’essenzialità.

 

Le strade sono anche stazioni per le mobilità alternative lente (pedonali e ciclabili) che oggi necessitano di supporto per imporsi come cambio di paradigma nei sistemi della mobilità urbana. A questo scopo sono state inserite nuove piste ciclabili che andranno a connettersi con le piste extraurbane attuali e in corso, e adeguate aree di sosta dotate di colonnine di ricarica sia per le bici che per le auto elettriche.

 

La strategia progettuale ha la sua chiave nel verde urbano, inteso come elemento costruttore dei luoghi. Al di là del suo ruolo storico di natura dentro la città, il sistema vegetale è utilizzato come strumento di coesione, come elemento migliorativo della qualità ambientale urbana, come codice paesaggistico e linguaggio architettonico. “Le nuove porte della città” si configurano come dei nuovi corridoi ecologici urbani, realizzati attraverso l’implementazione delle alberature esistenti, la definizione di nuove aree verdi con la piantumazione di arbusti e l’utilizzo di superfici drenanti, naturali e minerali. Attraverso queste azioni si avrà una maggiore qualità urbana e allo stesso tempo un miglioramento dal punto di vista dell’impatto sul microclima e un sistema di drenaggio delle acque meteoriche più efficiente.

Team: RE:landscape - Spaziozero - AOP Architecture

Carbonia

L’asse che porta dalla Piazza Roma e che terminava all’ingresso della miniera è quello che forse ha subito le maggiori mutazioni negli anni. A partire dagli anni 70 infatti il viale alberato è stato trasformato nel principale distretto commerciale della città. L’eterogeneità causata dalle scelte di dimensione, finiture e posizionamento rispetto alla strada di ciascun complesso commerciale ha generato un’estrema eterogeneità del costruito e una non chiara definizione dei percorsi.  Al fine di creare un’immagine unitaria del viale il progetto disegna un nuovo asse verde che connette il centro internodale alla città, integrando il sistema delle alberature esistenti con nuove piantumazioni, e ridisegnando i margini pedonali con nuove pavimentazioni, nuove bordure e aree verdi con l’obiettivo di identificare chiaramente le accessibilità pedonali e carrabili verso i lotti di confine. La sezione stradale viene modificata pur mantenendo la carreggiata a doppio senso di circolazione di circa 8 metri, introducendo nuovi marciapiedi, una nuova pista ciclabile, che permetterà di raggiungere il centro intermodale.

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Cortoghiana

L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo boulevard verde. Le nuove alberature scandiscono lo spazio urbano dell’asse di fondazione ed insieme al nuovo sistema di spazi verdi creano un corridoio ambientale che contribuirà alla regolazione del microclima urbano. Sul lato sud, l’eliminazione dei parcheggi in linea consente la realizzazione di un’area verde filtro. Le nuove pavimentazioni pedonali saranno realizzate in calcestruzzo architettonico e da elementi trasversali in granito in corrispondenza degli accessi e degli attraversamenti pedonali. Sul lato sud di Viale Savoia, una successione di aree gioco e di spazi di aggregazione riattiverà l’utilizzo dello spazio pubblico. Si prevedono aree dedicata alla sosta e ricarica dei veicoli elettrici e aree sosta per bici e e-bike. La pavimentazione stradale verrà realizzata in conglomerato bituminoso con inserti in granito che riprendono le scansioni e il ritmo delle facciate.

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Bacu Abis

L’intervento su Via della Libertà si configura come una grande piazza lineare all’interno della città giardino di Bacu Abis. La modifica della sezione stradale permette una ridefinizione degli ambiti pedonali, generando aree protette per il gioco e la socialità̀, che valorizzano l’impianto originale della città di fondazione. Le nuove pavimentazioni pedonali saranno realizzate in calcestruzzo architettonico con elementi trasversali in granito in corrispondenza degli accessi e degli attraversamenti pedonali. Le aree di sosta saranno integrate nelle fasce verdi e caratterizzate da pavimentazioni permeabili.

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